Massimo Camisasca
Testimonianza: “La presenza dell’altro si impone sempre su quello che inevitabilmente nasce quando sei da solo. Quando sono solo sono portato a pensare, a fare dei ragionamenti, a tirare delle conclusioni, che non rendono mai giustizia fino in fondo alla realtà. Per questo io mi trovo sempre spiazzato e riconosco che più delle numerose altre tentazioni diaboliche che possono venire, questa è la tentazione più diabolica per me: il fatto che il pensiero domini su ciò che mi è dato. Quello che io ho riscoperto, venendo qui, è che l’altro s’impone in un modo definitivo e fa fuggire i pensieri e le nuvole che si accumulano”.
Don Massimo: Ciascun uomo, ciascuna donna, in modo diverso, secondo la sensibilità dei temperamenti, è portato a identificare i propri pensieri con la verità della vita. Questa è la tentazione più terribile, da cui da soli non si può uscire. Da soli cosa facciamo? Ci arrotoliamo sui nostri pensieri. Da soli siamo come quelle mosche che rimangono intrappolate nelle tele del ragno e più cercano di scappare e più si intrappolano: “La presenza dell’altro si impone sempre rispetto al pensiero in modo definitivo”. Dio è l’autore dei pensieri che nascono dalle cose, il demonio è l’autore dei pensieri che nascono da se stessi. Così uno si chiude nel suo mondo… Notate che questi pensieri prendono spunto sempre da cose reali, ma ingigantiscono queste cose reali fino a fare diventare realtà ciò che realtà non è. E’ soltanto la presenza dell’altro che spacca questa bolla di sapone, questo segno negativo e riporta il nostro essere alla verità fattuale. Sta proprio in questo itinerario la tragedia dell’uomo contemporaneo. Ed è per questo che è nata la Fraternità.
La solitudine è quando non riconosciamo il senso di Dio nell’altro che ci è posto accanto. Perciò lo scopo fondamentale della nostra amicizia è questo: essere una presenza quotidiana che mi porta continuamente dalla fantasia alla realtà, dall’illusione al vero, dalla tentazione demoniaca di considerare reali solo i miei pensieri ad una collocazione più oggettiva di essi.
Tutti in certi momenti diamo corpo alle ombre. Che questo avvenga è un pò inevitabile… Ma la questione fondamentale è che da questo corpo alle ombre non sia tale da determinare in noi dei “sì” o dei “no” decisivi, perché allora la situazione sarebbe veramente grave. Ecco quindi la funzione dell’angelo custode o degli angeli custodi cioè delle persone che Dio ci mette a fianco.