La chiamata alla vita coniugale richiede, pertanto, un accurato discernimento sulla qualità del rapporto e un tempo di fidanzamento per verificarla. Per accedere al Sacramento del matrimonio, i fidanzati devono maturare la certezza che nel loro legame c’è la mano di Dio, che li precede e li accompagna, e permetterà loro di dire: «Con la grazia di Cristo prometto di esserti fedele sempre». Non possono promettersi fedeltà «nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia», e di amarsi e onorarsi tutti i giorni della loro vita, solo sulla base della buona volontà o della speranza che “la cosa funzioni”. Hanno bisogno di basarsi sul terreno solido dell’Amore fedele di Dio. E per questo, prima di ricevere il Sacramento del Matrimonio, ci vuole un’accurata preparazione, direi un catecumenato, perché si gioca tutta la vita nell’amore, e con l’amore non si scherza. Non si può definire “preparazione al matrimonio” tre o quattro conferenze date in parrocchia; no, questa non è preparazione: questa è finta preparazione […] La preparazione deve essere matura e ci vuole tempo. Non è un atto formale: è un Sacramento. Ma si deve preparare con un vero catecumenato”. [Papa Francesco, udienza 24 ottobre 2018]

Questo percorso di preparazione al sacramento del matrimonio non è la tassa da pagare per sposarsi in Chiesa, ma un cammino in cui maturare la coscienza che il matrimonio è una vocazione, cioè non solo la convergenza di sentimenti e temperamenti, ma la risposta alla chiamata del Signore.

Il cammino che proponiamo si svolge in 10 tappe; due appuntamenti al mese, da gennaio a maggio. Il percorso comprende lezioni, dialoghi, testimonianze. Gli incontri si svolgeranno il mercoledì alle 21:00 in queste date:

11 – 25 gennaio

8 – 22 febbraio

8 – 22 marzo

12 – 26 aprile

10 – 24 maggio

Il passo vocazionale che i fidanzati stanno per compiere dovrebbe sorgere dentro una vita di fede. La partecipazione alla vita della comuntà dovrebbe essere l’ambito vitale in cui matura e trova sostegno la loro vita insieme. Per questo invitiamo i fidanzati a frequentare in particolare la messa domenicale.

La famiglia come tale ha bisogno di un luogo per vivere, ed esso può essere solo costituito da comunità cristiane che a loro volta vivano in pienezza contemplativa e operativa la propria fede. L’appartenenza di un essere umano alla propria famiglia si dilata allora nell’appartenenza alla Chiesa, e dunque a quel brandello di Chiesa in cui ognuno di noi sperimenta la presenza universale di Cristo. Lo stringersi fraternamente insieme, il creare dimore ospitali: è questo il contributo maggiore che i cristiani possono dare per favorire e accompagnare l’esperienza della famiglia come cammino inesausto verso la pienezza costituita da Cristo. «Il superamento della solitudine nell’esperienza dello Spirito di Cristo non accosta l’uomo agli altri, lo spalanca a essi fin dalle profondità del suo essere. […] La comunità diventa essenziale alla vita stessa di ognuno. […] Il “noi” diventa pienezza dell’“io”, legge della realizzazione dell’“io”». [Carron; Il mistero della famiglia]

Le iscrizioni al corso prematrimoniale si raccolgono in segreteria…

Per avere informazioni potete chiamare don Michele 3207425414

Per avviare le pratiche matrimoniali occorre presentare i seguenti documenti:

Certificato di battesimo e di cresima [uso matrimonio] da richiedere nella parrocchia dove sono stati amministrati.

Certificato plurimo [residenza, cittadinanza, stato libero] in carta semplice da richiedere online o all’ufficio dell’anagrafe del comune di residenza.

Attenzione: la data dei documenti non può essere anteriore a sei mesi dalle nozze.