Cosa vuol dire generare

Valentina e Luca.

Mi chiamo Valentina e sono sposata con Luca da due anni e 4 mesi.

Se quel giorno mi avessero detto quanto sarebbe stato complicato rimanere incinta, non ci avrei creduto.

Ammetto che i primi tempi non è stato semplicissimo accettare il non arrivo di un figlio, ma con il passare dei giorni, grazie ad una preghiera incessante, ho capito che quello che dovevo chiedere era di avere uno sguardo nuovo sulla mia vita e sul mio matrimonio.

Il verbo generare ha così assunto per me un valore completamente nuovo.

Mentre io mi ostinavo a chiedere un figlio, Dio stava facendo molto di più: mi stava donando la grazia di generare un vero rapporto con Lui; mi stava dando il dono di fidarmi di Lui fino in fondo e di sentirmi, come mai avevo sperimentato prima, figlia Amata!

Anche mio marito ha vissuto i suoi combattimenti interiori e ha sperimentato quanto fosse presente il rischio di pensare che il suo valore come uomo e come persona fosse collegato ad un risultato.
Ma il Signore è grande e non ha tardato a smascherare questa menzogna!

Luca ha sentito di esser stato toccato nel profondo di questa paura, ha allontanato la voce dell’ingannatore e ha fatto spazio all’unica Voce veritiera, quella di un Padre che riconosce pienamente ad ogni figlio il suo valore non per quello che fa, ma per quello che è. La sua autostima è stata guarita, sanata fino alla radice.

Ho dimenticato un piccolo importante dettaglio: io e Luca ci siamo sposati a 40 anni e potete immaginare la pressione da parte del mondo nel ricordarmi il ticchettio dell’orologio biologico.

Quante proposte ci hanno fatto, Dio solo sa… e quanto sia stato fondamentale, soprattutto perché da un punto di vista medico è tutto nella norma, essere uniti nel dire: NO, NOI ATTENDIAMO L’OPERA DI DIO.

Nessuno si permetta di dirti: ormai…

Nel vocabolario di un cristiano non deve esistere questo avverbio, perché cosa ne sanno gli altri del capolavoro che Dio vuol fare con la tua vita e con il tuo matrimonio?

Noi abbiamo sperimentato che la guarigione che abbiamo ricevuto è molto di più di quello che avevamo chiesto.

Questo tempo di attesa è un tempo benedetto di cui non finirò mai di ringraziare Dio. Il rischio elevatissimo era quello di volere un figlio per soddisfare le aspettative degli altri o per farlo diventare un idolo.

Generare, invece, ha a che fare con il far nascere qualcosa di completamente nuovo da noi, è qualcosa che non ti dai da solo, ma che ti viene donato e non puoi che dire: GRAZIE.

In questi due anni, per mia natura, non sarei assolutamente riuscita a mantenere quella pace interiore che nessuno può portarti via, non sarei riuscita a “restare ferma” ed attendere pazientemente i tempi di Dio, no… posso assicurarvi che tali virtù non sono farina del mio sacco.

E che dire del dono dell’empatia verso chi vive la mia stessa situazione magari anche da molto più tempo?

E il dono di saper gioire verso tutti i pancioni che vedo intorno a me e che misteriosamente si sono moltiplicati in ogni angolo in cui mi trovo?

Questi sono dei doni ricevuti perché so bene che, umanamente, i sentimenti che prevarrebbero sarebbero ben diversi.

Come non essere grata di un tempo così fruttuoso?

E mi permetto di dire una cosa a tutti coloro che per affetto, per curiosità, o per non so quale altro motivo, attendono il rientro dal viaggio di nozze per iniziare a guardarti la pancia e chiedere: Allooooora??? Novità????? Figli?????

Luca, ha escogitato una risposta tutta sua: il matrimonio va bene, grazie; ho una moglie che amo ed abbiamo la certezza che il Signore farà della nostra unione un capolavoro! J

Ecco, a tutte queste persone, sarebbe bello e costruttivo far capire che, una coppia appena formata, ha bisogno di altre domande; ha bisogno di sentirsi dire: vi amate? state bene? vi rispettate a vicenda? state trovando il vostro equilibrio di coppia?

Il matrimonio cristiano ha lo scopo di vivere un’alleanza d’Amore fedele e feconda, ma affinché arrivi la fecondità è importante che ci sia una fedeltà ben consolidata, i cui tempi e modi, a noi non è dato sapere.

Mio marito resta il regalo più bello che potessi ricevere e il frutto del nostro Amore è e sarà sempre nelle mani di Dio.

A tutti coloro che si trovano nella stessa situazione desidero dire di non avere timore, desidero poter affermare con certezza di osservare e trovare quale incredibile guarigione stanno ricevendo perché Dio è sempre all’opera, sempre!

Non abbiate dubbi, riceverete molto ma molto di più di quello che state chiedendo, dovete solo essere aperti a farvi stupire nelle modalità e nei tempi che non avevate considerato.