Dimmi che l’amore non è vero, è solo qualcosa che facciamo.
Madonna, Don’t tell me
La promessa della rivoluzione sessuale era che il sesso può essere senza significato. A dire il vero, deve essere senza significato per preservare la nostra autonomia. Se avesse un significato intrinseco, indipendente da quello che noi desidereremmo significasse, allora questo potrebbe voler dire che abbiamo doveri che hanno effetto sulla nostra autonomia.
Noelle Mering
Molta della libertà moderna è, alla sua radice, paura. Non è tanto che siamo troppo audaci per sopportare le regole; è piuttosto che siamo troppo timidi per sopportare le responsabilità.
G.K.Chesterton
Il trittico di citazioni che vi ho proposto individuano il fallimento della morale di questo nostro tempo. La lotta che si continua a portare avanti contro il matrimonio, contro la famiglia, contro la struttura stessa della sessualità e i ritmi della vita non sono altro che un gigantesco tentativo di togliere ogni senso di responsabilità alle nostre azioni.
Ci viene detto che possiamo scegliere ciò che vogliamo, perché non vi saranno conseguenze. Questo è falso sotto tutti i punti di vista. Non possiamo scegliere ciò che vogliamo; e ogni nostra azione porta un significato eterno. È in atto una consapevole riduzione dell’adulto a bambino capriccioso, che strilla ogni volta che qualcosa di inconsueto lo tocca. La mancanza di persone con la mentalità da adulti vuol dire addossare ogni responsabilità a qualche soggetto che ben volentieri se ne fa carico, e provvede a calmare il pianto dei viziati dando loro caramelle. Una tata il cui scopo è mantenere il suo posto rendendo coloro che le sono affidati completamente dipendenti da lei.
Per ottenere questo, occorre prima distruggere il desiderio vero, quello che non si adegua. Lo si fa dando surrogati, e denigrando, accusando, condannando chi non si accontenta. Sesso. Mille cose da comprare, mille spettacoli da vedere. Giochi. Cuccioli. E qualcuno da incolpare e calpestare. La tata farebbe qualsiasi cosa pur di non farti piangere. Poi ti dice che non hai doveri, solo diritti. Quelli che vuole lei. La falsa libertà che illude di potere fare ciò che si vuole, mentre hai la libertà di fare solo quello che lei vuole.
Eppure basterebbe fermarsi e considerare ciò che davvero desidera il nostro cuore. Sembriamo incapaci di capirlo. Come se non sapessimo neppure più dove si trova. Tanta è la confusione e il rumore. O forse anche questo ignorare chi siamo è un modo per evitare lo sforzo. Per non avere responsabilità di noi stessi. Tanto c’è la tata. Che non tiene davvero a te. Chi tiene a te è un padre, una madre. La tata te li vuole far dimenticare. Come non ci fossero.
Responsabilità vuol dire dovere rispondere a qualcuno delle nostre azioni. Ma se quel qualcuno non c’è, che senso ha la parola? e cosa diventa l’agire?
Quando i ragazzi mi chiedono qualcosa non sempre posso dire Si. Alcune volte devo dire No. Motivo e argomento la negazione. Ma loro entrano in crisi. Non sono capaci di stare davanti a un NO, a ciò che non si può fare o avere. Non sanno accettare il limite. Davanti a un No si deprimono o si ribellano. Sono incapaci di elaborare il No e farne una risorsa per costruire un cammino nuovo e crescere come persone. Davanti al No si bloccano. O si fa come dicono loro o vanno fuori di testa. Invece il No potrebbe essere una grazia, la ferita una risorsa, l’imprevisto una salvezza. L’ostacolo potrebbe obbligarti ad esplorare una strada nuova a cui non avevi pensato e proprio in quel fuori strada potresti trovare un tesoro perduto. Potresti scoprire il tuo vero volto. Solo l’orgoglio impedisce questo cammino. Purtroppo questo orgoglio se non è curato diventa una posizione malata con cui affrontare la vita.