Don Massimo Camisasca
Caro don Massimo, mia figlia ha iniziato la prima liceo quest’anno e in questi giorni la scuola ha diramato una circolare sull’importanza di partecipare alla manifestazione Fridays For Future. Educando mia figlia al rispetto del creato e di tutte le persone e cercando di vivere, noi genitori, in prima persona tale rispetto, come posso aiutarla a capire il rischio che tali manifestazioni la strumentalizzino? Come possiamo, noi genitori, essere aiutati ad affrontare la forte pressione culturale della scuola e dei media su questo e altri temi di attualità? Grazie.
Cristiano Angiola
Carissimo Cristiano, desidero innanzitutto segnalare la tua lettera come un esempio importante di relazioni buone tra genitori e figli. I rapporti intergenerazionali sono oggi molto difficili. Per un certo verso lo sono sempre stati: ogni figlio anche quando accoglie l’insegnamento e la tradizione dei genitori, ha bisogno di riscoprirli criticamente. E questo può creare dei solchi, delle distanze. C’è poi il pudore che spesso tiene lontani i membri di una famiglia. Ma è importante cercare con ogni strada di alimentare un rapporto che favorisca la maturazione di un giudizio, sui tanti spunti che la vita presente ci offre. Certo, tutto ciò è impegnativo per un genitore, ma è anche una grande e bellissima avventura.
L’ecologia, la preoccupazione per il creato, è un tema che ha acquisito nei nostri anni una rilevanza quale non aveva mai avuto nel passato. E a ragione.
Il Papa nella Laudato si’, ha posto davanti agli occhi di tutti l’urgenza di una vera ecologia. Dentro ogni bene si nasconde una possibilità di male. Qual è il male in questo caso? Esso si presenta quando dimentichiamo che non ci può essere vero rispetto della Terra e della natura se escludiamo Dio e il suo disegno provvidente dal nostro orizzonte di conoscenza. La Terra va custodita perché è la casa che Dio ha pensato per noi, sue creature.
Essa non è una divinità come pensavano alcuni popoli pagani e come tornano a pensare alcuni abitanti del nostro pianeta. Nella creazione esiste una gerarchia ben descritta già nel libro della Genesi. Al vertice dell’opera creatrice di Dio stanno l’uomo e la donna. L’universo è stato pensato come corona della loro vita, come gloria della loro esistenza. Proprio per questo non ne possono disporre come vogliono. È al loro servizio, ma nello stesso tempo devono custodirlo e conservarlo. Il rapporto con i regni vegetale, animale e minerale, non può essere un rapporto dispotico, ma rispettoso. Deve riconoscere nello stesso tempo la superiorità dell’uomo sulle altre creature e il rispetto che egli deve all’ordine e all’equilibrio del mondo.
Una vera ecologia non può perciò dimenticare l’ecologia umana, la sacralità della vita, la dignità dei poveri, l’equa distribuzione delle ricchezze, il ripudio della guerra e degli armamenti. Non predica una vera ecologia chi predica l’aborto e l’eutanasia, la superiorità di una razza sulle altre, chi non sa piegarsi sulla sofferenza del fratello e sulla bellezza di un fiore del campo.
Mi è difficile dare un giudizio sulle iniziative nate da Greta Thunberg. Ho l’impressione che gli eventi legati al Fridays for Future siano manovrati e strumentalizzati da interessi che superano la questione ambientale. Le ideologie comprano le verità e le strumentalizzano a scopi che paradossalmente le contraddicono.
Don Massimo Camisasca